Attica Graeciae terra est, Athenae autem in Attica sunt. Atticae incolae mercaturam exercebant non solum in Graecia, sed etiam in insulis et in Asiae oris. Agricolarum industria et praesertim nauta rum peritia incolarum pecuniam multiplicabant. Ibi enim virebant oleae, flavebant spicae, rubebat uva in vineis. Ibi operae nauticae florebant et incolarum potentia mercatură crescebat. Athenae autem litterarum cunae atque athletarum patria fuerunt. Athletae fere coti die palestrae operam dabant et in arenis aurigae bigis certabant. Poëtae tragoediis comoediisque incolas et advenas delectabant, sae pe diis deabusque victoriarum palmas sacrabant. Athenarum incolae in viis plateisque aras aedificabant atque dearum benevolentiam ho stiis et rosarum violarumque coronis impetrabant. Praeterea (avv.) Athenarum et Atticae incolis multae deae carae fuerunt et praecipue (avv.) Dianam, silvarum dominam, Minervam, sapientiae deam He ramque, caelicolum reginam, colebant.

L'Attica è la terra della Grecia e Atene è in Attica. Gli abitanti dell'Attica esercitavano il commercio non solo in Grecia, ma anche nelle isole e alla foce dell'Asia. Il lavoro dei contadini, e soprattutto l'abilità dei marinai, accrebbero il denaro degli abitanti. Perché là gli ulivi crescevano verdi, le spighe ingiallite e l'uva arrossava nelle vigne. Lì fiorì l'industria marittima e crebbe il potere commerciale degli abitanti. Ma Atene è stata la culla della letteratura e il paese degli atleti. Gli atleti hanno lavorato quasi ogni giorno in palestra e gareggiato nelle arene della squadra di piloti. I poeti intrattenevano gli abitanti e gli stranieri con tragedie e commedie, e consacravano le palme delle loro vittorie agli dei e alle dee. Gli abitanti di Atene costruirono altari nelle strade e nelle strade, e con questi ottennero il favore delle dee e ghirlande di rose e viole. Inoltre molte dee erano care agli abitanti di Atene e dell'Attica, e specialmente adoravano Diana, l'amante dei boschi, Minerva, la dea della saggezza, ed Eram, la regina dei cieli.